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Crisi della politica, evoluzione dei “territori”, astensionismo elettorale ed organizzazione spaziale
Nell’astensionismo al voto dell’Italia repubblicana si distinguono tre periodi: nel primo, che va dalle elezioni del 1948 a quelle del 1976, il fenomeno è contenuto intorno al 7%, nel secondo, che comprende grosso modo l’intervallo che intercorre tra il suffragio del 1979 a quello del 1992, l’astensionismo si stabilizza intorno all’11%, nel terzo, che principia dal 1994 ed arriva sino ad oggi, la tendenza alla non partecipazione al voto è in costante ascesa sino a raggiungere, nelle elezioni ammnistrative del 2021, circa il 50% ed in alcuni aree anche oltre.
Pur considerando che l’affluenza alle urne è influenzata dal tipo di consultazione elettorale cui il cittadino è chiamato ad esprimere la propria scelta (elezioni europee, nazionali, regionali e comunali), non si può non constatare che il “non voto” ha raggiunto valori tanto elevati da supportare l’odierno comune sentire relativo alla crisi dei partiti politici ed allo scollamento tra Politica e Territorio. La prima intesa come capacità del legislatore/eletti a tutelare le variegate istanze del Popolo, il secondo concepito come spazio antropizzato, espressione di necessità differenziare delle realtà locali le quali, con autorevolezza, rivendicano un ruolo in un contesto spaziale globale, cioè in un rapporto nuovo tra “locale” e “globale”, il “glocale”. Cambia la politica, ma cambia anche il contesto socio-spaziale di riferimento.
Scopo della ricerca sarà quello di:
- fornire un quadro differenziato del voto inespresso (astensionismo, voti nulli, scheda bianca) nello spazio regionale italiano a partire dalle prime elezioni repubblicane fino ad oggi e studiarne l’andamento nei grandi aggregati regionali (“Tre o più Italie”);
- spiegare come la fine dei partiti, intesi come portatori delle istanze di “parti” sociali all’interno del Parlamento, abbia creato lo scollamento tra Politica e Società e, allo stesso tempo, il trionfo dei localismi abbia scompaginato il quadro territoriale di riferimento politico;
- verificare quanto il crollo del bipolarismo, sistema capitalista Vs sistema comunista, abbia inciso sull’abbassamento della guardia da parte dei cittadini sul pericolo dell’invasione da Est e, quindi, sulla necessità di contrastare il possibile sfascio della democrazia, mediante la massiccia partecipazione al voto;
- chiarire come la negazione delle competenze nella gestione politica del territorio “1 vale 1” abbia fatto crollare ogni legame professionale/funzionale tra i due soggetti, Uomo e Spazio politico organizzato;
- illustrare quali sono state le conseguenze del nuovo corso politico italiano sull’organizzazione spaziale interna ed internazionale.
L’adesione al progetto di ricerca deve essere comunicata alla direzione scientifica della Rivista entro il 20 Dicembre2021 (e-mail: direzione@studiericerche.org, castiell@unina.it) accompagnata da un abstract che non superi2.000 battute (spazi inclusi).
La data ultima di presentazione del saggio è fissata al 30 Giungo 2022.
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