Norme per gli autori

Per ovvie ragioni di economia (di tempo e di denaro) gli autori, nella preparazione dei testi, sono pregati di attenersi alle norme che seguono. L’editore si vedrà costretto a respingere i lavori non apprestati secondo tali norme. Il primo invio deve avvenire in forma digitale in duplice copia, una anonima, o comunque tale da consentire di rendere lo scritto anonimo ai fini della revisione scientifica dei referee, e l’altra completa; foto, figure e tabelle devono essere inserite nel testo. 

Ciascuno degli scritti proposti sarà sottoposto – oltre che ad un primo vaglio da parte della Direzione – al giudizio di due revisori esterni. L’adeguamento dell’autore alle eventuali osservazioni dei revisori è condizione essenziale per la pubblicazione dello scritto.

Le lingue nelle quali può essere presentato l’articolo sono quelle italiana, inglese, francese e spagnola. Se la lingua di redazione non è la madrelingua dell’autore, lo scritto dovrà essere rivisto da “un madrelingua”; lo stesso vale per i sunti, che (comprensivi della traduzione del titolo e delle parole chiave) dovranno essere inviati nelle altre tre lingue. I contributi non possono eccedere 65.000 battute (spazi inclusi), se articoli, e 25.000 battute se note; essi vanno suddivisi in paragrafi e non sono ammessi i sottoparagrafi. I riassunti non possono superare 200 parole.

Avvertenze generali 

I testi, in forma nitida e di agevole lettura, dovranno essere spediti a direzione@studiericerche.org e a segreteria@studiericerche.org nella stesura definitiva, entro i termini concordati per la consegna. Agli autori saranno inviate per la correzione le prime bozze e, solo se necessario, le seconde. Sulle bozze saranno consentite soltanto correzioni a errori tipografici, da riportare in file a parte, evidenziando nell’altro le correzioni da apportare. Cambiamenti e/o aggiunte sul testo non verranno eseguiti; pertanto, gli autori sono pregati di astenersi dall’indicarli sulle bozze.

Gli estratti dei saggi apparsi su Studi e Ricerche socio-territoriali sono scaricabili gratuitamente dal sito della rivista Studi e Ricerche socio-territoriali in formato PDF. 

Avvertenze particolari

1. Impaginazione 

I testi redatti con sistema di videoscrittura vanno inviati in allegato alla posta elettronica. Il word è il sistema desiderato per i file di scrittura, il carattere è quello tondo di Garamond ed il corpo è 12; invece, per le didascalie di figure e di tabelle, per la citazione delle fonti e per le stesse tabelle si usa il carattere Garamond, corpo 10. 

Il testo recherà̀ la numerazione continua delle pagine (con numerazioni separate per note, tabelle, figure, grafici ecc.). Le note vanno numerate in serie unica e progressiva, ricominciando dalla numero 1 dell’articolo, con gli opportuni richiami nel testo (numeri ad esponente, senza parentesi, prima dei segni interpunzione).

Il capoverso sarà indicato chiaramente, facendo rientrare il rigo mediante la tabulazione predefinita in cm 0,75; l’interlinea è fissata in 1,3. 

2. Caratteri tipografici

Nel testo si utilizzano i caratteri tondo, corsivo, maiuscoletto, maiuscolo, neretto. Si usa il corsivo soltanto per singole parole o per incisi in lingua diversa da quella del testo (purché di scarsa entità e non aventi il carattere di citazione). Il maiuscoletto deve essere usato solo per indicare gli autori nelle citazioni bibliografiche e immediatamente prima del corsivo; nel corso del discorso, sia nel testo sia nelle note, il riferimento a un autore è in carattere tondo. 

I nomi propri vanno, ovviamente, in maiuscolo, come anche gli aggettivi sostantivati che indicano un’area geografica (il Napoletano, il Mantovano ecc.), i termini che indicano epoche o periodi storici, usati con finalità periodizzante (il Trecento, il Risorgimento ecc.), Stato e Chiesa quando designano istituzionalmente l’ente (“i rapporti tra Stato e Chiesa”). 

Si farà, infine, un uso discrezionale delle maiuscole quando sia opportuno evitare confusioni (il governo dei Nove) o quando un nome comune o un aggettivo sostantivato siano usati per indicare uno Stato o una magistratura (la Serenissima, la Dominante, gli Esteri, l’Interno, la Municipalità ecc.). 

Vanno in minuscolo i nomi di cariche e qualifiche, non si usano maiuscole cosiddette “di rispetto” (prefetto, ministro, sindaco, re, imperatore, papa, governatore, onorevole, professore ecc.); vanno in maiuscolo gli aggettivi sostantivati usati per indicare gli abitanti di un territorio o di uno Stato (i Francesi, i Napolitani, gli Spagnoli), come anche nei nomi storici di popoli non più esistenti (gli Sciti, i Goti, i Longobardi ecc.); il nome comune che indica genericamente circoscrizioni territoriali o forme di governo o magistrature (regno, ducato, monarchia, provincia ecc.) va in minuscolo, a meno che non indichi un’istituzione specifica. 

I numeri si danno sempre in cifre quando si tratta di dati statistici, di quantità preceduti dalle rispettive misure (di peso, di moneta ecc.); per l’uso discorsivo dei numeri nel testo si preferisce la denominazione in lettere. 

Occorre tenere presente che le virgolette di apertura e di chiusura di una citazione devono essere sempre quelle a esponente (“…”), tre punti tra parentesi tonde (…) sostituiscono, nel corso di una citazione, parole o frasi che vengono omesse; i tre puntini sospensivi fra parentesi quadre […] indicano una lacuna del manoscritto originale del testo trascritto. Singole espressioni o parole appartenenti a lingua diversa da quella usata nel testo vanno in corsivo; se invece si tratta di citazioni testuali vanno in tondo tra virgolette. 

Gli autori sono pregati di inviare gli articoli proposti per la pubblicazione accuratamente collazionati, anche per le grafie straniere, le citazioni bibliografiche ed i sunti finali. Non saranno presi in considerazione i lavori non aderenti, sotto il profilo formale, alle norme riportate.

Le illustrazioni devono essere in forma definitiva, nella dimensione massima di cm 12 x 17 e di alta qualità – non inferiori a 300 Dpi -, vanno numerate sequenzialmente con cifra araba e devono riportare la didascalia in alto, corpo 10 e in grassetto, e la fonte, corpo 10 corsivo, in basso. Le tabelle devono essere in formato Excel ed in corpo 10 e citate come le figure.

Le note sono destinate essenzialmente a fini esplicativi o alle illustrazioni di particolari che non si reputa necessario inserire nel testo e vanno collocate a piè di pagina con rimando apicale.

La bibliografia sarà riportata: 

  • nel testo e nelle note mediante indicazione sommaria dell’autore, della data di pubblicazione ed eventualmente della pagina o delle pagine citate tra parentesi, (Es. Cerreti, 2023, p. 20 oppure pp. 20-23; Castiello, Aversano, 2021; Adamo ed Altri, 2014);
  • b) alla fine di ogni articolo, con elenco alfabetico in extenso di tutti gli elementi bibliografici, inclusi i lavori citati sommariamente nel testo e nelle note, secondo le seguenti indicazioni: 

Le citazioni di volumi in bibliografia finale:

  • se hanno un solo autore, cognome per esteso (maiuscoletto), nome (puntato e in maiuscoletto), luogo di pubblicazione, casa editrice, anno di pubblicazione (Es. FORMICA C., La piana di Catania, Napoli, ESI, 2015; 
  • se hanno due autori vanno riportati entrambi in maiuscoletto con un trattino di separazione e spazio prima e dopo dello stesso, nome, titolo, luogo di edizione e anno di pubblicazione, come precedentemente esposto (Es. ADAMO F. – CERRETI C., L’emigrazione in Brasile, Milano, FrancoAngeli, 2014)
  • se hanno più di due autori, seguendo le indicazioni precedentemente esposte va citato il primo autore ed Altri, (Es. ADAMO F. ed Altri, L’emigrazione in Brasile, Milano, FrancoAngeli, 2014).

Le citazioni di articoli o contributi su riviste, atti, opere miscellanee in bibliografia finale

  • di un solo autore: cognome per esteso (maiuscoletto), nome (puntato e in maiuscoletto, titolo dell’articolo (tondo tra virgolette), nome della rivista (corsivo), annata, anno di pubblicazione, tra parentesi, entrambi in numero arabico ed attaccati, la pagina deve inizia e quella dove termina l’articolo (Es. FORMICA C., “La piana di Catania”, BSGI, Serie XII, 10(2005), pp. 420–485.;
  • di due autori vanno riportati entrambi in maiuscoletto con un trattino di separazione e spazio prima e dopo dello stesso, secondo le indicazioni esposte in precedenza (Es. AVERSANO V. – CASTIELLO N.,  “Il catasto onciario del Principato Ultra”, Atti della Società Napoletana di Storia Patria,124(2021), pp. 85-102;
  • di più di due va riportato il primo autore ed Altri, seguendo le indicazioni dianzi esposte. 

Se la ricerca è provvista di codice DOI, riportare le indicazioni dopo il numero delle pagine o dell’anno di pubblicazione, DOI.

La citazione di volumi o di articoli tratti da riviste consultati in rete va eseguita secondo le norme stabilite per le citazioni bibliografiche di volumi, di riviste, di atti e di opere miscellanee,  con la differenza che al posto del luogo di pubblicazione, dell’editore e della data di apparizione dell’opera deve essere riportato l’indirizzo IP assieme alla data di ultima consultazione.
La citazione dei siti internet visitati o consultati per informazioni generali o per lo scarico di foto, di figure, di tabelle deve essere fatta nella sezione Sitografia, redatta in successione in base al rimando nel testo col numero d’ordine tra parentesi quadra [01] con dell’indirizzo IP ( [01] http://publications. europa.eu/code/it/it-000100.htma.it/.), seguita dalla data di ultima consultazione.

Abbreviazioni
Bollettino della Società Geografica ItalianaRivista Geografica Italiana e Bollettino della Società Italiana di Cartografia si abbreviano rispettivamente con BSGIRGI e BSIC.
Le sigle enunciate nel testo, fino a sei caratteri, vanno riportate in maiuscoletto senza alto e basso, oltre sei caratteri in tondo con la prima lettera in maiuscolo (Codacons). 

Con rimando in nota, gli autori sono pregati di indicare nella prima pagina, accanto al titolo dell’opera, il soggetto finanziatore, se esiste, e al proprio nome l’Ente presso il quale è stata eseguita la ricerca con l’intestazione completa e l’e-mail dell’autore o degli autori. In calce ai riassunti vanno riportate almeno tre parole chiave.

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